Mythicals – Una sfida a 2
Animali fantastici e come pescarli! Con Mythicals ci inoltriamo in un mondo fatto di creature mistiche, chi riuscirà a collezionarne di più?
Come si presenta
In una scatola sbrilluccicante e resistente, nonché molto compatta abbiamo un mazzo di carte creatura formato da due set di carte da 1 a 5 più il jolly per ciascun colore (4): dunque 12 carte per ogni colore, 48 carte creatura totali. Poi, 3 plance che compongono il tabellone centrale in cui andremo a posizionare le tessere maestria, 4 tessere per ogni colore più 4 tessere extra (20 tessere totali), segnalini bonus (luna) in legno e una carta giorno. Infine il regolamento, molto semplice e ben scritto.
Il materiale, soprattutto il cartoncino, è molto resistente: le carte hanno un formato un po’ inusuale, essendo rettangoli molto sottili ed allungati, probabilmente difficile per chi ama imbustare le carte.
Ottima la grafica del gioco: le carte sono sbrilluccicanti ma hanno anche un simbolo associato al colore per permettere ai daltonici di giocare senza difficoltà.
✎: Alexis Allard e Joan Dufour
🔩: Asmodee italia
🎨: Martina Coudray
👌: 8+
⏳: 15’
🐾: 2
👁️: ok per daltonici
💬: indipendente dalla lingua
Il gioco nel dettaglio
Il set up è super veloce soprattutto se seguiamo le indicazioni suggerite per riporre il gioco.
Su ogni plancia andremo a sistemare le relative tessere maestria. Queste tessere ci daranno punti in maniera crescente secondo la scala di carte che andremo a scartare. Ad ogni giocatore due carte creatura che dovranno categoricamente di colore diverso. Mescoleremo 8 carte insieme alla carta giorno e le posizioneremo sotto al resto del mazzo mischiato.
Il momento in cui viene pescata la carta giorno innesca la fine della partita.

Nel suo turno ciascun giocatore raccoglie le carte dello stesso colore (ovvero che rappresentano le stesse creature) dal mercato, oppure scegliendole da tre carte pescate dal mazzo. In questo caso si posizioneranno sul tavolo le tre carte e si sceglierà di prendere tutte le carte di un certo colore, collocando le carte non scelte sugli appositi spazi del mercato.
In entrambi i casi se tra le carte prese si trovano due carte dello stesso valore, dovremo darne una al nostro avversario. Le carte vengono sempre posizionate davanti a noi visibili.
Dopo questa azione obbligatoria possiamo fare un’azione facoltativa:
Se possibile scartare un set che soddisfi i requisiti di una determinata tessera maestria: si tratterà di realizzare sequenze di colore (da 2 carte fino a 6 per colore), oppure set di carte dello stesso valore, ma di colore diverso (da 2 a 4). Le tessere così guadagnate ci daranno un certo numero punti a fine partita, in proporzione alla difficoltà delle condizioni richieste.
Le tessere maestria presentano inoltre, un lato “aperto” contenente due spazi su cui potremo alloggiare i segnalini bonus, ed un lato “bloccato” in cui è solamente rappresentato il punteggio maturato dalla tessera. Ogni volta che scartando carte andiamo a prendere una tessera maestria, potremo decidere, o di bloccare un’altra tessera maestria, per impedire che il nostro avversario possa potenziarla con i bonus, oppure andarne a potenziare una aperta, che speriamo di ottenere in un turno successivo. E naturalmente chi conquisterà una tessera con punti bonus sopra di essa otterrà anche quelli.
Quando tra le 3 carte pescate dal mazzo viene rivelata anche la carta giorno il giocatore di turno svolgerà il proprio turno scegliendo solo tra le due carte pescate insieme alla carta giorno e facendo il turno normalmente. A questo punto, la partita finisce e si contano i punti delle tessere e dei segnalini bonus in proprio possesso: chi ha il punteggio maggiore vince
Considerazioni
Per prima cosa fatemi dire che la grafica è veramente ben fatta: lo stile delle carte aiuta ad immaginare questo mondo mistico fatto di creature scintillanti e suggestive, ma, nonostante questo, il gioco rimane totalmente non ambientato.
La meccanica del gioco si concentra sul fattore casuale della presa: il solo elemento che dipenderà da noi è rappresentata dalla scelta fra la pesca alla cieca dal mazzo e presa mirata dalle carte visibili sul mercato. Il fatto di vedere le carte del nostro avversario ci consentirà un minimo di strategia, attraverso la valutazione delle carte da lasciare o meno sull’avversario, e l’eventuale scommessa dei potenziamenti delle tessere maestria.
Il gioco è veramente semplice da imparare e si spiega velocemente, ogni partita vola, la durata è super contenuta. è un filler leggero e assolutamente accessibile a tutti: potrebbe essere il titolo da proporre al nonno che gioca solo a briscola.
Se è vero che ogni partita, come in ogni gioco di pesca, è piuttosto variabile, è anche vero però che la sua stessa meccanica lo rende un gioco tendenzialmente ripetitivo.
Si avvicina molto alla briscola, in quanto il solo vero elemento di controllo che ci viene lasciato è rappresentato dalla possibilità di contare le carte, e prevedere in certa misura le prossime uscite. Tendenzialmente però ognuno guarderà al proprio orticello, limitandosi a non lasciare ad altri prese troppo appetitose. Come 1vs1 non è un gioco cattivo, ma più o meno riusciremo a fare ciò che ci siamo prefissati, al massimo trovandoci a puntare su tessere potenziate che altri riusciranno fortunosamente a prendere prima di noi.
Mythicals è un ottimo filler e certamente non è uno spacca cervelli: se cerchiamo la competizione agguerrita, non saremo soddisfatti. Al di là di quel minimo di interazione dato dal rubarsi le prese, avremo sempre qualche punto a disposizione: alla fine dei conti, i giocatori tenderanno a fare ciascuno la propria strategia, senza farsi veramente del male. E dopo un certo numero di partite, è che al netto di ogni alea, se si economizzano un minimo le prese, si giungerà in ogni caso ad una vittoria di misura: solitamente 1 o 2 punti.
La butto lì: durante il gioco, con mio marito ci siamo chiesti se forse non sarebbe stato meglio concepire questo gioco per un numero maggiore di giocatori, magari in una versione a squadre.
Pro:
☝per tutti
☝grafica
☝Velocità della partita
☝Leggero
Contro:
👇ripetitivo
👇non competitivo
👇solo per 2
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Laureata in Architettura, condivido la passione per il gioco da tavolo con mio marito ed i miei figli.
Ho preso in prestito il nome da un personaggio, che mi è molto simpatico ,della saga di Abarat.