Roborally – Siamo robot dal 1994!
“Creato dal leggendario Richard Garfield, autore di Magic: The Gathering, offre un’esperienza di gioco unica e coinvolgente, arricchita da 6 robot pre-dipinti inclusi nella confezione”. Almeno questo è ciò che promette. Promessa mantenuta?
✎: Richard Garfield
🎨: Conçalo Lopes
🐾: 2-6
⏳: 45-90 minuti
🔩: MS Edizioni
👌: Età 10+
Meccanica: Azioni Simultanee, Corse, Movimento su Griglia, Sequenza di Azioni, Programmazione del Movimento, Movimento Influenzato, Plancia Modulare
Come si presenta
La scatola è abbastanza grande, di formato quadrato e presenta una grafica molto piacevole! Provate a guardarla in controluce…Dentro troveremo tantissimo materiale, e qualcosina da assemblare ma nulla di difficoltoso! Troviamo 3 fustelle che contengono le 6 mega plance giocatore, in realtà sono plance in carta spessa, leggere ma robuste. Abbiamo poi “incellophanate” insieme le plance di gioco: 4 plance quadrate double face, ed una rettangolare di partenza, tutto in cartoncino abbastanza robusto.
Troviamo un organizer che ci aiuterà a tenere tutto il materiale in ordine e che lascia spazio anche per eventuali espansioni. Poi i 6 robottini, veramente simpatici: sono in plastica dura ben rifiniti e dipinti magari sono leggermente più piccoli di come avrei voluto, ma ai fini del gioco sono perfetti!
Ancora, in bustine chiuse le 6 bandierine a cui dovremo applicare gli adesivi che troviamo in bella vista appena apriremo la scatola, questi saranno i punti di controllo sulla mappa. Inoltre, i 6 mazzi giocatore, il mazzo danni ed il mazzo migliorie. Infine troviamo: 6 segnalini riavvio; 8 cubetti energia in plastica trasparente arancione; 6 segnalini archivio, uno per giocatore; 6 segnalini punto di controllo, uno per giocatore.
Il gioco nel dettaglio
Il set up del gioco è abbastanza veloce: si sceglie il percorso (nel regolamento si trovano percorsi diversi a seconda della difficoltà) e, seguendo le indicazioni del regolamento, si posizionano le plance, i punti di controllo e di riavvio sul tabellone. I giocatori scelgono il robot che utilizzeranno e prendono il mazzo e la plancia giocatore associata, posizionando il cubetto energia sul relativo percorso e il segnalino punto di controllo sul percorso punti di controllo. Si mischiano i mazzi “danno” e “miglioria” e si posizionano accanto alle plance tabellone. Si distribuiscono 3 carte miglioria ad ogni giocatore e poi ciascuno, a turno, sceglierà sulla plancia di partenza il punto su cui posizionare il proprio robot e il proprio segnalino archivio.
Il gioco si articola in una serie di round che si dividono in tre fasi:
Fase miglioria
Tutti i giocatori utilizzando l’energia che hanno a disposizione, possono pescare una carta dal mazzo migliorie, oppure costruire una miglioria, cioè pagandone il costo in energia, attivare una carta miglioria dalla propria mano, posizionandola accanto alla plancia, se è temporanea, oppure sull’apposito slot della plancia, se si tratta di una miglioria permanente. Le migliorie temporanee saranno scartate una volta utilizzate, quelle permanenti rimarranno sempre in gioco. Questa fase può esser giocata da tutti i giocatori in contemporanea.
Fase programmazione
Ogni giocatore pesca carte dal proprio mazzo fino ad averne 9 in mano e ne sceglierà 5 da collocare, coperte, negli appositi slot registro sulla propria plancia; tutte le carte rimaste (che non siano danni) verranno messe negli scarti. Quando tutti i giocatori avranno posizionato le carte nei loro slot si passa alla fase successiva.
Fase attivazione
Seguendo il turno di gioco, sveleremo in sequenza le carte collocate negli slot registro, seguendo alcuni passaggi in ordine:
1 Si attiva la carta programmazione
Tutti i giocatori contemporaneamente mostrano la carta dello slot1 sulla propria plancia, e poi, seguendo l’ordine di turno, svolgono l’azione in essa indicata. Potranno così avanzare il proprio robot di una o più caselle, ruotarlo di 90 o 180 gradi, muoverlo all’indietro, o ricaricare l’energia. In questa fase i robot potrebbero, muovendosi, interagire con gli altri spingendoli durante il loro movimento.
Se un robot dovesse uscire dal perimetro della mappa o cadere in un pozzo, sarà necessario riavviarlo Lo si posizionerà su uno dei punti di riavvio presenti sulla mappa, in attesa del nuovo round. Le carte registro non utilizzate verranno scartate e si pescheranno delle carte danno
All’inizio della fase programmazione ciascuno giocatore può inoltre scegliere di spegnere il proprio robot. Invece di scoprire la prima carta, dichiara lo spegnimento, e scarta le cinque carte posizionate sul registro. Rinuncerà dunque a muoversi durante il round, ma continuerà a subire gli eventuali effetti di spostamento di eventuali macchinari, le spinte degli altri robot, e i danni eventualmente prodotti dai laser.
2 Attivazione dei macchinari e delle armi dei robot
Le celle su cui i robot si troveranno a capitare, rappresentano dispositivi di diverso genere. Questi macchinari si attivano secondo un ordine definito: Nastri trasportatori blu- nastri trasportatori verdi-pannelli respingenti-ingranaggi – pannelli laser.
Durante questa fase i macchinari muoveranno quindi i robot seguendo le proprie regole ed i laser ci danneggeranno, ovvero ci costringeranno a pescare una o più carte dal mazzo dei danni.
Poi si attivano le armi dei robot. Ogni robot lancia un laser davanti a sé, e se intercetta un altro robot il suo proprietario dovrà pescare un danno.
Le carte “danno” sono di due tipi:
- Spam
Sono carte che non possiamo scartare ma dovremo tenere in mano a meno che non la posizioniamo in un registro a nostra scelta nella fase programmazione successiva. Quando, nel corso turno successivo, verrà rivelata la si scarterà e andremo a sostituirla con la prima carta del nostro mazzo di pesca; il robot dovrà eseguire l’azione appena pescata.
- Guasto
Quando pescata la si mette nascosta sotto l’ultima carta rivelata. Al prossimo round quel registro risulterà già occupato e quando andremo a scoprire la carta, dovremo eseguire le indicazioni in essa contenute.
3 Effetti di fine registro
Si verifica se qualche robot si trova su una casella batteria o su un punto di controllo. Nel primo caso, il giocatore avanzerà di uno spazio il cubo energia sulla propria plancia. Nel secondo si avanzerà l’indicatore sul tracciato dei punti di controllo. Per vincere la partita i giocatori dovranno raggiungere in sequenza i punti di controllo presente sulla plancia. Vincerà chi arriverà per primo all’ultimo punto di controllo.
Se nessun robot ha raggiunto l’ultimo punto, si attiva il registro successivo, svelando la carta programmazione sullo slot seguente. E si ripercorrono i passaggi di questa fase. Quando avremo svolto le fasi anche del quinto registro finirà il round in corso.
Il segnalino primo giocatore passerà al giocatore successivo; si verificherà se ci sono carte danno a faccia in su sui registri e si scarteranno accanto al mazzo danni; le carte programmazione usate verranno scartate, lasciando sui propri registri eventuali carte danno a faccia in giù.
Considerazioni
Sicuramente questa versione svecchia il gioco. Le novità introdotte dalla nuova edizione sono in primis a livello grafico, con le 6 miniature pre-dipinte fra le quali un robottino dedicato a Barbascura_x.
Per quanto riguarda invece le meccaniche, sono state introdotte 13 piste diverse che ci permettono di modulare il tempo di gioco, da 45’ fino a 75’+ Ogni giocatore ha poi un suo mazzo di programmazione, che rende più strategica e controllabile la partita. Infine, i danni sono resi più equilibrati rispetto alle prime versioni.
Nelle prime versioni alcune caselle della mappa ci permettevano di migliorare il robot, cosa che ora invece possiamo fare indipendentemente, utilizzando le carte miglioria. Anche per quanto riguarda i danni, le differenze sono sostanziali: prima si andava semplicemente a ripetere ciò che era programmato da noi negli slot precedenti al momento del danno; ora invece si pesca dal mazzo aggiungendo un notevole effetto sorpresa.
Il regolamento ci fornisce anche una serie di varianti che potremo introdurre a seconda delle necessità di gioco. Troviamo insomma in questa nuova versione tutti gli elementi delle versioni precedenti con significative modifiche e arricchimenti sul flusso del gioco.
Roborally porta i suoi anni abbastanza bene: i miei figli, generazione evidentemente lontanissima da quella che ha visto il primo roborally, hanno adorato da subito l’idea. Oggi si parla moltissimo di coding, lo si fa nelle scuole e questo gioco, secondo me, è l’esempio più lampante di come l’intuizione di Garfield negli anni 90 sia stata felice. Roborally è precursore del coding moderno.
L’idea del gioco è semplicissima, ma la complessità e le meccaniche delle plance rendono il gioco caotico e divertente.
Sicuramente il gioco rende molto meglio a piena occupazione della plancia: vale a dire scegliendo una plancia proporzionata al numero di giocatori. Se troppo grande rispetto al numero, si rischia di perdere l’interazione diretta, e in effetti di giocare ad un solitario collettivo, nel quale al massimo solo le macchine potrebbero darci un po’ fastidio.
Il gioco ci farà rosicare, e non poco; perciò chi non ama colpi bassi non lo troverà molto piacevole.
Durante la partita potremo, sì, controllare i nostri movimenti, ma saremo in primo luogo noi stessi a sbagliare qualcosa: in tutte le partite giocate, c’è stato sempre un errore auto-inflitto, perché per stanchezza, distrazione, errata valutazione avevamo posizionato una carta al posto sbagliato della sequenza di attivazione. Forse potremo tentare di gestire i guasti per limitarne i danni, ma potrebbe arrivare un avversario a disturbarci, spostandoci: in questo caso sarà complicatissimo gestire la catena di eventi innescati dalla fabbrica.
L’elemento fortuito, in un gioco fondamentalmente basato sulla pesca è evidentemente rilevante. E questo combinato con l’eventualità di innescare qualche macchinario introduce ulteriore casualità oltre ogni possibilità di scelta ponderata. Questo mix rende il gioco imprevedibile e divertente. È capitato talvolta che alcuni giocatori abbiano provato ad affidarsi al caso: la situazione era già in partenza così caotica, che starci troppo a ragionare sembrava eccessivo. Meglio allora affidarsi l caso. E qualche volta l’azzardo ha prodotto un esito insperato.
Anche se la meccanica, ormai, non è del tutto nuova, la programmazione non controllabile delle azioni (ripresa in giochi come colt express, che noi fra l’altro adoriamo) funziona benissimo, gli imprevisti innescati sono fluidi, l’effetto rottura-di-uova-nel-paniere è sentitissimo e il divertimento assicurato. La rigiocabilità è assicurata e tra l’altro è possibile trovare online, mappe fan made che differenziano notevolmente l’esperienza di gioco, anche se, personalmente, mi sento già abbastanza soddisfatta dalla versione base.
Abbiamo la possibilità di modulare la difficoltà secondo il tempo a disposizione e questo, secondo me, è un ottimo elemento: non sempre si ha a disposizione il tempo necessario per partite oltre l’ora. Certamente, giocato in tanti rende di più, ma la contropartita è che il tempo di gioco tende ad allungarsi, sia perché diminuisce il controllo delle azioni a causa dell’interazione diretta, sia perché qualcuno potrebbe fermarsi a pensare un po troppo. A quest’ultimo proposito, il regolamento suggerisce di impostare un tempo massimo per la fase di programmazione.
Sicuramente funziona bene da 4 giocatori in su con mappe formate da più di una plancia, da 3 giocatori con mappe da una plancia sola. L’esperienza di gioco è forse più vicina al party game, sia per la sua natura caotica, sia per il fatto di richiedere un buon numero di partecipanti. d’altra non si tratta neanche del party-game semplicione, perché rimane un gioco di programmazione: per molti, ma non per tutti.
Pro:
☝mappe variabili
☝caotico e divertente
☝tema dei robot (vince sempre)
☝introduttivo al coding
Contro:
👇gira meglio a numero pieno
👇partite tendenzialmente molto lunghe
👇inadatto a chi non ama l’alea
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Laureata in Architettura, condivido la passione per il gioco da tavolo con mio marito ed i miei figli.
Ho preso in prestito il nome da un personaggio, che mi è molto simpatico ,della saga di Abarat.