Catan il duello- Una sfida a due
Presentazione:
Catan il duello è la riedizione di Catan, il gioco di carte. Naturalmente è una versione che si basa su Catan ma le differenze con il suo “genitore” sono molteplici. Catan di duello è un cardgame per 2 giocatori dai 10+ per un tempo di gioco fino a 75 minuti, edito in Italia da Giochi uniti. Intavolato ingombra parecchio il tavolo!
Come si presenta:
Catan il duello si presenta in una scatola formato rettangolare di medie dimensioni. Il gioco abbandona il tabellone esagonale che sostituisce con una miriade di mazzi di carte. La scatola contiene un mazzo iniziale per ogni giocatore, ed alcuni mazzi comuni: un mazzo terreni, un mazzo città, un mazzo strade un mazzo colonie ed un mazzo eventi. Oltre ad un mazzo base, che viene utilizzato nel gioco introduttivo, ci sono tre mazzi “tematici” che sono l’Età dell’Oro, l’Età dei Disordini e l’Età del Progresso e che possono essere giocati individualmente o insieme per un totale di 180 carte quadrate, abbastanza resistenti e con illustrazioni molto belle e curate. Nella scatola troviamo un libricino per le regole che illustrano fino a 5 diversi modi di giocare. Le regole sono abbastanza corpose e ci vorrà più di uno sguardo alle prime partite, per esser certi di come utilizzare le varie icone del gioco. Troviamo poi 4 espositori in plastica che aiutano a tener in ordine i vari mazzi di carte e che disporremo sul tavolo per giocare. Abbiamo due dadi in plastica che sono rispettivamente un dado classico a 6 facce (produzione) ed un dado che presenta varie icone sulle sue facce (evento). Ci sono due token in legno che mostrano una icona diversa e che segnano la maggioranza di potere o commercio. Nel complesso il materiale è abbastanza buono.
Dettaglio del gioco:
il set up iniziale di ogni giocatore si ottiene disponendo tutte le carte del proprio mazzo iniziale in una “fila degli insediamenti” centrale, che si compone di una carta strada e due carte colonia, che naturalmente potremmo allungare nel corso della partita aggiungendo strade e colonie.
Ogni colonia si trova al centro delle diagonali formate da quattro rispettive carte terreno che producono risorse. Questi terreni formano ulteriori file sopra e sotto la “fila degli insediamenti”.
Si hanno 6 tipologie di terreno, uno per ogni risorsa (legno, mattoni, pecore, minerale, grano e oro). Ogni terreno presenta un numero di dado, da 1 a 6, oltre a quattro valori della risorsa, da 0 a 3, sui suoi quattro lati. All’inizio del gioco, ognuno di questi, tranne l’oro, sarà impostato su “1”. Ogni qual volta il dado produzione attiverà un terreno la carta verrà ruotata mostrando verso il giocatore il lato con una risorsa maggiore. Questa meccanica di rotazione, in cui i giocatori ruotano le proprie carte risorsa per tenere traccia di quanto guadagnano o spendono risorse è molto intuitiva. Tra i terreni abbiamo spazi vuoti che possono essere utilizzati per posizionare edifici speciali.
Si preparano i mazzi di pesca scegliendo uno dei 5 scenari possibili e seguendo le specifiche regole di formazione.
Dopo che ogni giocatore ha disposto il proprio principato, ha scelto un proprio mazzo di pesca e ha preso una mano iniziale di 3 carte, il gioco può iniziare.
In un turno abbiamo 3 fasi: Produrre risorse, giocare carte e commerciare
Produzione di risorse
Si lanciano dado delle risorse e dado degli eventi. Il dado delle risorse indica quali regioni producono risorse e si risolve prima del dado evento..
Il dado evento aiuta a compensare gli effetti aleatori del dado delle risorse; le icone in esso presenti consentono a ciascun di scegliere una produzione a suo piacimento, di produrre una risorsa a scelta o impossessarsi di risorse altrui a chi abbia una certa maggioranza; poi c’è l’icona dei briganti che ci farà perdere totalmente le pecore e l’oro in nostro possesso se avremo più di 7 risorse attive. Infine, il “?” che ci farà pescare una carta evento, da risolvere immediatamente.
Giocare carte Azione: possono essere giocate durante il turno senza alcun costo. Sono carte che consentono di scambiare risorse, scegliere i risultati dei dadi e altro ancora.
Giocare carte insediamenti: hanno un costo diverso, secondo che vogliamo costruire strade, colonie o città. Sono necessarie strade per costruire le colonie, e sono necessarie le colonie per costruire le città che andranno posizionate a coprire una carta colonia a scelta. Acquistando una colonia si ottengono automaticamente 2 nuovi terreni, pescati dal relativo mazzo, e che aumenteranno la nostra capacità di produrre risorse.
Giocare carte Eroi, edifici e navi nella nostra mano. Queste hanno costi speciali indicati su ogni carta e si posizionano negli spazi liberi tra i terreni.
Gli edifici e le navi danno inoltre poteri speciali. Ad esempio migliorare i rapporti commerciali (ottimizzando lo scambio di risorse), o conferendo punti vittoria extra definiti da apposite icone in esse presenti.
Commerciare: Possiamo sempre scambiare 3 risorse uguali per ottenerne una a nostro piacimento.
A fine turno si pescano carte fino ad averne 3 in mano. Si può sempre decidere di scartare una carta in proprio possesso per pescarne una nuova pagando 2 risorse.
Fine del gioco: Il gioco termina quando si guadagnano i punti vittoria definiti dallo scenario che stiamo utilizzando; contando che le colonie ne daranno 1, le città 2, alcune carte tematiche daranno 1 punto vittoria, e si potranno avere un massimo di 2 punti extra per le maggioranze.
Considerazioni:
All’inizio del gioco, i giocatori hanno un insediamento strutturato in modo simile, ma man mano che il gioco avanza e i giocatori acquisiscono maggiore familiarità con i meccanismi, ogni insediamento può apparire e ottenere punti in modo molto diverso. Questo richiede però una conoscenza piuttosto approfondita dei vari mazzi. Il gioco diverrà molto asimmetrico se giocato tra un giocatore che conosce molto bene le carte ed un giocatore inesperto.
Catan il duello, di veri duelli ne ha pochi; almeno se giochiamo con lo scenario base. Per lo più si tenderà a costruire il proprio reame, come se giocassimo in un solitario, scontrandoci con il lancio dei dadi.
L’occasione in cui guarderemo il reame dell’avversario è data dalla pesca delle carte evento: la maggior parte delle volte dovremo controllare la maggioranza di un qualche elemento ed a seconda della tipologia di carta potremo prendere una risorsa in più dell’avversario, eliminare carte città all’avversario, oppure usando i mazzi tematici determinare delle condizioni di penalità più forti, come eliminare navi, edifici e quant’altro.
Il dado produzione risulta, come nel base, il fattore decisivo che ci permetterà di avere o meno quella risorsa specifica che manca; possiamo avere 1000 carte che potenziano la produzione ma se non esce il numero giusto, a conti fatti avremo speso risorse inutilmente.
La meccanica della rotazione delle carte quando iniziamo ad avere uno scenario più corposo sotto mano, renderà caotico ruotare le carte senza andare a spostare le altre, ma non è un fastidio eccessivo.
Il gioco base diventa rapidamente deludente. Quando però si introducono i set “tematici” diventa più appagante. Ogni set varia molto l’esperienza, ma allunga notevolmente la durata. Ogni età si concentra su un aspetto diverso dalla forza allo scambio commerciale. Alcune Età incoraggiano a collaborare con l’avversario, altre fomentano l’ostilità.
Catan il duello presentando vari scenari ottiene una buona variabilità di gioco, ma resta sempre una fortissima componente di alea, che riduce la nostra capacità di gestione strategica. Potremmo passare il tempo a cercare le carte giuste per ottenere delle combo tra i vari edifici e le varie produzioni, ma basta un lancio dei dadi che faccia arrivare i briganti e perderemmo risorse importanti, dovendo ricominciare daccapo.
Il costo delle carte non è mai semplice da soddisfare, e non so se sono io, ma queste benedette pecore non bastano mai!
Trovo però che il fattore più critico del gioco sia l’eccessiva (veramente troppo!) lunghezza del gioco, soprattutto considerando il fatto che è un duel.
Non vi è dubbio che il gioco sia conosciuto e molto amato nella versione classica; contando che la primissima versione tedesca è del 1997… Io trovo che Catan sia un gioco troppo frustrante per i miei gusti e questa versione a due riesce a mitigare questo fattore, ma non troppo.
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Laureata in Architettura, condivido la passione per il gioco da tavolo con mio marito ed i miei figli.
Ho preso in prestito il nome da un personaggio, che mi è molto simpatico ,della saga di Abarat.