A Sky of Star, disegniamo nuove costellazioni
A Sky of Star è un party game della Gate on games da 3-6 giocatori, per un’età dagli 8 anni in su ed un tempo di gioco di 20 minuti circa. Allestita la partita, l’ingombro sul tavolo è minimo. Gli autori del gioco sono Guido Albini e Roman Kuteynikov.
Come si presenta:
A Sky of Star ha una scatola contenuta, con bellissime illustrazioni, in cui troviamo molto ben alloggiato tutto il materiale che ci servirà: 6 plance giocatore, un dado a 12 facce, 6 mazzi personali di 5 carte ed il mazzo comune con le parole da disegnare/indovinare; infine due pacchetti di 6 pennarelli bianchi cancellabili ed un regolamento molto contenuto e chiaro.
Le plance presentano una grafica molto chiara: un cielo costellato di stelle di diversa forma, dimensione e colore; in alto troviamo una barra per segnare il punteggio dei 3 round che compongono una partita, un box per segnare le maggioranze di colore, ed infine la casella del totale. Anche il mazzo presenta una grafica bellissima: ogni carta presenta infatti il disegno di una diversa costellazione. Ottimo il fatto di trovare inclusi anche i pennarelli di riserva.
Dettaglio del gioco:
A Sky of Star è un Roll & Write con regole molto semplici, che si sviluppa in due fasi di gioco: la prima fase prevede di pescare una carta dal nostro mazzo personale, tenendola nascosta agli altri giocatori, che ci indicherà il numero corrispondente alla parola da disegnare, che troveremo nella carta presa dal mazzo comune, contenente 5 parole progressivamente numerate.
Tutti i giocatori in contemporanea scelgono una stella di partenza sulla loro plancia e poi a turno, tirano il dado a 12 facce, il quale di volta in volta indicherà a quale tipologia di stella potremo collegare quelle già segnate sulla plancia. In tal modo, collegando fra loro le stelle della nostra plancia dovremo disegnare una costellazione capace di rappresentare la parola assegnata. Le regole di disegno sono semplicissime: dovremo ogni volta collegare due stelle con una linea retta che non intercetti nessun’altra stella o linea già disegnata. Quando un giocatore si ritiene soddisfatto decreta la fine della prima fase: tutti gli altri giocatori potranno allora collegare un’ultima stella a loro piacimento e cercare di completare il loro disegno.
A questo punto si passa alla seconda fase del gioco: la votazione! Ogni creazione verrà sottoposta agli altri giocatori che sceglieranno quale parola, tra quelle indicate sulla carta del mazzo comune, associare al dato disegno. Se la nostra costellazione sarà correttamente interpretata da tutti otterremo un punteggio pari al numero dei giocatori più uno; altrimenti si otterrà un punto per ogni giocatore che avrà indovinato la parola. Di contro tutti i giocatori che riusciranno ad indovinare il nostro disegno, otterranno un punto a loro volta. Si procede in questo modo a valutare tutti i disegni, segnando i punti accumulati nel primo slot di punteggio dei tre round.
Fatto ciò, senza cancellare nulla, si sceglierà sulla plancia una nuova stella di partenza, si pescherà una nuova carta dal mazzo personale ed una nuova carta dal mazzo comune: Saremo così pronti per il secondo round.
Alla fine dei tre round si conteggerà inoltre un ulteriore bonus di punteggio, secondo la maggioranza di stelle dello stesso colore collegate da ciascuno. E ovviamente vincerà chi avrà conseguito il punteggio totale più alto.
Considerazioni:
Lo spazio sulla plancia diverrà abbastanza stretto se non terremo conto del fatto che ci troveremo a disegnare 3 costellazioni che dovranno convivere serenamente e che sarà il dado a decidere per noi in quale direzione potremo sviluppare i nostri disegni. Il dado, oltre ad indicare le diverse tipologie di stella, presenta due facce speciali che ci permettono o di poter scegliere a nostro piacimento la prossima stella da collegare, oppure di cancellare una qualsiasi stella dalla plancia del giocatore alla nostra sinistra. In questo modo potremo dargli parecchio fastidio.
C’è una certa alea nel tiro del dado che è parzialmente mitigata dalla nostra possibilità di scelta sulla plancia: in effetti ci si trova spesso a fare linee che non vorremmo mai disegnare, ma sta lì il bello del gioco.
Le parole indicate nelle carte del mazzo comune, rappresentano oggetti dalla forma simile, perciò diventa complicato comprendere le intenzioni del disegnatore.
Il punto dolente del gioco, sta nel fatto che i pennarelli bianchi son complicati da cancellare perciò bisogna armarsi di pazienza e giusta delicatezza nel cancellare ciò che abbiamo disegnato, e si rischia di creare aloni che saranno fastidiosi, ma forse si può ovviare a questo inconveniente “imbustando” le plance.
Mi chiedo, poi, quanto dureranno i pennarelli, che a mio avviso sono il punto debole di tutti i Roll & Write. E’ certamente apprezzabile il fatto di trovarne già una scorta nella scatola, anche perché mentre è molto facile trovare pennarelli cancellabili di colore nero, diventa più complicato trovare quelli bianchi, indispensabili in questo gioco.
Il gioco è semplice, molto veloce e intavolato con la giusta compagnia, può essere molto divertente. Direi che risulta perfetto per chi cerca un gioco leggero poco impegnativo per potersi rilassare in compagnia degli amici.
A Sky of Star scala bene da 3 a 6 giocatori: diventa solo leggermente più lunga la fase della votazione.
A furia di intavolare il gioco, ci sarà una certa ripetitività nella pesca delle carte: ma se si tende a giocare con persone diverse a mio avviso non diventa un grande ostacolo. L’effetto combinato del lancio dei dadi e della pesca delle carte dovrebbe evitare situazioni in stile “dixit”, dove, se ripetuto con le stesse persone, il gioco tende a farsi prevedibile.
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Laureata in Architettura, condivido la passione per il gioco da tavolo con mio marito ed i miei figli.
Ho preso in prestito il nome da un personaggio, che mi è molto simpatico ,della saga di Abarat.