Black Dragon’s Guild – Recensione
“Un tempo anch’io ero un avventuriero, finché non mi sono beccato una freccia nel ginocchio”
La gilda è un luogo affascinante: posto di ritrovo per famigerati erranti aventi un determinato valore. Differenti congregazioni accolgono un numero disparato di membri, cercando di aumentare fama e visibilità, ma anche incutendo timore verso le altre gilde nemiche. Da quasi un secolo il Drago Nero ne è il capo, sfoggiando tutto il suo Potere. Come tutte le storie, però, vi è un momento in cui anche i più oscuri signori sono costretti ad abdicare a causa dello sfiorire del tempo. Per questo motivo vi è la corsa per diventare il nuovo leader della Gilda. Aspiranti eroi e cinici guerrieri faranno di tutto per entrare di diritto in quella che sarà la più grande casa del Potere. Tuttavia, diventare il Nuovo Maestro della Gilda non sarà facile, lo sanno bene Angelo Minestrini e Zemilio, fautori del destino dell’universo fantasy dedicato al loro gioco da tavolo: Black Dragon’s Guild.
Titolo: Black Dragon’s Guild
Anno: 2023
Autori: Angelo Minestrini, Zemilio
Illustratori: Luigi Cecchi, Marco Salogni
Editore italiano: Little Rocket Games
Genere: Competitivo, avventura, fantasy, set Collection, piazzamento lavoratori
Numero Giocatori: 2 – 4
Durata: 45 minuti
Età: 12+
Longevità: Buona
Rigiocabilità: Buona
Livello di apprendimento: Basso
Dipendenza dalla lingua: Indipendente
Edito in italiano da Little Rocket Games, Black Dragon’s Guild narrerà le gesta di strani cavalieri e aspiranti guerrieri, giunti da ogni angolo del mondo, per darsi battaglia nel corso di quattro stagioni e diventare così il più temuto leader della gilda.
Dentro la Gilda
La versione che tratteremo nella recensione è relativa alla versione retail, comprensiva dell’espansione. La scatola principale è molto compatta, dal peso anche abbastanza considerevole, e al suo interno contiene tutto senza causare overflow. Si potrebbero includere anche i componenti dell’espansione senza particolari problemi. Nella fattispecie, aprendo lo scrigno più grande scopriremo:
1 Regolamento in italiano – 1 Regolamento in inglese – 1 Tabellone – 60 Carte Avventuriero (63,5 x 88 mm) – 50 Carte Missione (63,5 x 88 mm) – 8 Carte Impresa (65 x 65 mm) – 4 Carte Promemoria (65 x 65 mm) – 40 Segnalini Moneta – 2 Segnalini Pergamena Magica – 2 Segnalini Nuova Recluta – 4 Plance Giocatore – 12 Segnalini Alleato – 6 Segnalini Ruolo – 7 Segnalini Abilità – 40 Cubetti Giocatore – 20 Segnalini Azione
Le carte criterio sono sprovviste di finitura in tessuto di lino, ma nonostante la buona grammatura consigliamo l’utilizzo delle bustine protettive onde evitare il loro deterioramento durante il mescolamento.
La scatola dedicata all’espansione Dark Forest ricorda molto il packaging dei vecchi supporti in floppy disk riservati ai giochi per PC negli anni ’90, in cartoncino, con apertura superiore. Troveremo quindi:
1 Regolamento in italiano – 1 Regolamento in inglese – 1 Plancia Dark Forest – 1 Tessera Castello – 9 Carte Avventuriero (63,5 x 88 mm) – 1 Segnalino Pergamena Magica – 1 Segnalino Nuova Recluta – 1 Plancia Giocatore – 3 Segnalini Alleato – 10 Segnalini Moneta – 10 Cubetti Giocatore – 5 Segnalini Azione
Orsù viandante, sarei il prescelto?
Ed eccoci qui, erranti paladini del regno e aspiranti condottieri della Gilda, a disquisire su come diventare grandi Maestri sconfiggendo creature mitologiche e completando missioni suicide. Partiamo subito col dire che Black Dragon’s Guild è un gioco competitivo, a stampo fantasy, da due a quattro giocatori. Al contrario di tante produzioni che seguono l’omonimo filone letterario, in questo caso non vi sarà alcuna collaborazione, bensì un unico vincitore al termine dell’avventura, sbaragliando tutti gli altri condottieri e ricevendo così l’investitura finale. Preparato il tabellone di gioco a centro del tavolo, come indicato dal regolamento in base al numero di giocatori, ciascun eroe prenderà la propria plancia, tutti i materiali corrispondenti al colore prescelto e otto monete. Il resto del tabellone sarà adornato dalle carte Avventuriero, Missione e Impresa.
L’intero gioco si articolerà nel corso di quattro stagioni, suddivise in cinque fasi:
- Inizio Stagione: il tabellone si comporrà, nella parte inferiore, di tante carte Missione in base al numero di giocatori;
- Reclutamento: ciascun giocatore otterrà cinque carte Avventuriero in modo da poter comporre la propria compagnia, di quattro membri, attraverso un draft con gli altri sfidanti;
- Esplorazione: a partire dal primo giocatore e proseguendo secondo l’ordine di turno, ciascun eroe posizionerà il proprio segnalino Azione su uno spazio relativo a un luogo della città, oppure su una carta Missione. Quando la fase di piazzamento è terminata si procederà alla risoluzione delle azioni in città e successivamente, in base a un meccanismo di scommessa, al reclamo delle carte Missione;
- Andare in Missione: simultaneamente i giocatori scelgono una carta Missione e la pongono scoperta nell’area della propria plancia Personaggio. Successivamente potranno scegliere gli Avventurieri o Alleati necessari a completare tale missione, pagandone i relativi costi per il reclutamento. Quando i requisiti della missione saranno soddisfatti, si procederà al calcolo dei punti Reputazione attraverso le carte giocate e/o segnalini aggiuntivi utilizzati. Si ottengono, in questo modo, le ricompense dell’incarico e si continua a giocare altre carte Missione in possesso, oppure la fase termina quando tutti i giocatori passano per prepararsi la stagione successiva;
- Fine Stagione: gli eroi scelgono una ricompensa per la stagione in corso e hanno la possibilità di ottenere un Alleato tra gli Avventurieri che hanno partecipato almeno a una Missione, in modo da averlo sempre disponibile successivamente. Per ogni carta rimasta ancora in mano vi sarà un malus sull’Allineamento del proprio eroe. In aggiunta, tutte le carte vengono rimesse nelle apposite pile degli scarti. Anche il tabellone viene ripristinato con i relativi segnalini e carte Missione.
Al termine della quarta stagione si procederà con il calcolo del punteggio totale, sommando i valori di conversione relativi al proprio Allineamento dell’eroe e Monete possedute. Il valoroso guerriero che avrà più Reputazione sarà nominato Maestro della Gilda. In caso di parità ci sarà un discernimento attraverso il numero di Monete o Alleati. Sì, c’è anche il termine della disputa con conseguente rovesciamento del tavolo, ma solo in casi estremi (ovviamente si scherza, ndr)!
Il mio coraggio per la Gilda!
Fondamentalmente Black Dragon’s Guild apre le porte ai giocatori verso una serie di meccaniche unite elegantemente tra loro. Nella prima fase vi è un draft iniziale dove gli eroi cominciano a selezionare gli Avventurieri da portare in missione, tutti caratterizzati da differenti peculiarità e abilità che insieme faranno guadagnare Reputazione. Tra queste ci sono delle sinergie che consentono di effettuare potenti combo a seconda della missione da completare.
Successivamente, la fase di piazzamento lavoratori farà ottenere i benefici e vantaggi dei luoghi della città. La parte superiore del tabellone, adibita alle zone del feudo, sarà interdetta a un solo segnalino per giocatore (due in caso di tre o quattro eroi) la cui attivazione verrà risolta seguendo l’ordine crescente dei luoghi, innescando di conseguenza i bonus. La parte inferiore della mappa, invece, è dedicata al reclamo delle missioni. Su queste si attiva un meccanismo di maggioranza su chi piazzerà i propri segnalini. A discapito delle zone della città, il numero di gettoni per giocatore per accaparrarsi le missioni è illimitato (certo, bisogna considerare quelli ancora rimasti ancora a propria disposizione). Superata questa fase preparatoria, si entrerà nel vivo dell’avventura.
Ogni partecipante piazzerà sulla plancia dell’eroe la missione da intraprendere, pagando i costi necessari per inviare i propri Avventurieri (o Alleati) in base al numero minimo consentito proprio dall’incarico. La scelta oculata della compagnia risiede proprio nella caratteristica insita (compresa l’abilità del proprio eroe) nel poter ottenere più Reputazione possibile, a seconda del tipo di missione. In questo caso sarà possibile sfoderare una serie di combo che innescate fra loro favorirà un’ottimizzazione per ottenere il maggior numero di punti. Quando il compito sarà stato completato, tutti gli Avventurieri utilizzati verranno riposti temporaneamente da parte e ci si concentrerà sulla successiva missione da completare (se ve ne sono). Questa operazione potrebbe essere effettuata simultaneamente, visto che non comporta un’interazione diretta tra i giocatori, tuttavia è consigliabile per le prime partite alternarsi seguendo l’ordine di turno. In questo modo sarà più facile controllare e calcolare i punti Reputazione.
Come ogni gioco di ruolo che si rispetti, gli eroi potranno potenziarsi data l’esperienza acquisita, però su Black Dragon’s Guild tutto è semplificato, lasciando al giocatore l’onere di decidere quale bonus ricevere alla fine della stagione, scegliendone anche uno precedente (tranne per la quarta stagione). Ne consegue che la strategia da adottare preveda l’impiego di più monete, oppure azioni da effettuare nella fase Esplorazione, nonché l’impiego di un proprio Avventuriero, reclutato in missione, come Alleato per tutto il resto della partita (non esente da costi, invero).
La Gilda del Drago Nero
Come descritto in precedenza, Black Dragon’s Guild rappresenta uno spartiacque tra chi cerca un gioco ambientato in un mondo fantasy e la gestione più ponderata delle azioni, scalzando l’imprevedibilità. La causalità generata è relativa solo alla fase di draft, quando verranno pescate carte dal mazzo Avventurieri per scegliere la compagnia giusta da portare con sé durante la stagione in corso. Abbiamo quindi una meccanica già rodata, condita da un successivo piazzamento lavoratori e gestione di un set collection, fornendo la giusta combinazione di abilità per l’ottenimento di punti.
Tutte queste meccaniche ben si amalgamano tra di loro, preservandone la tematica. L’allineamento degli eroi viene considerato in determinati luoghi, oppure le azioni scaturite da questi ultimi penalizzeranno o avvantaggeranno chi avrà meno Reputazione, insomma vi sarà una scelta riflessiva prima di lanciarsi a capofitto nelle missioni. Il flusso di gioco non ne risente in pesantezza, anzi, una volta comprese le meccaniche, una partita a Black Dragon’s Guild si concluderà in meno di un’ora. A tal proposito, la scalabilità è studiata per rendere l’esperienza adatta a qualsiasi numero di giocatori, sia in una conformazione da due che a quattro contendenti. L’espansione Dark Forest sopperisce alla mancanza del quinto giocatore, fornendo anche il materiale necessario a espandere i luoghi e avere più scelte da effettuare nella fase Esplorazione.
Le illustrazioni di Luigi Cecchi, aka Bigio, sono molto evocative (con anche easter eggs), generando un mondo fantasy lontano dai soliti canoni prestabiliti e donando un’impronta propria (soprattutto per chi apprezza Drizzit), compresa una dimensione che si rifà più al mondo fumettistico. Tale combinazione è una miscela che funziona, dando un tono più leggero al gioco e non sfociando nei soliti stereotipi, anche se i personaggi incarnano l’assenza dei classici avventurieri letterari, ma in chiave più ironica. La leggibilità del tabellone è abbastanza buona, ma nonostante l’indipendenza dalla lingua si avverte qualche mancanza. Il reminder delle stagioni è scandito solo dalle plance dei giocatori e probabilmente sarebbe stato utile avere un tracciato dedicato proprio sul tabellone.
Il regolamento strutturalmente è impostato bene, con la descrizione dei concetti fondamentali e analisi dei luoghi che sono ben localizzabili, ma manca di alcune informazioni utili. Alcuni componenti sono indicati erroneamente o mancanti (nella fattispecie non vi è alcun riferimento alla presenza di carte riepilogative del punteggio), oltre alla lacuna di non specificare l’iconografia presente sulle carte missione (ad esempio la tipologia), compresa l’anatomia delle plance. Complessivamente non ci sono errori particolari e le regole risultano molto chiare già dalla prima lettura. I componenti in legno sono di buona fattura, così come le plance spesse del giocatore. Dopo oltre venti partite nessun elemento ha subito segni di usura o cedimento. Il valore della rigiocabilità è senz’altro assicurato. Se non bastasse il gioco base, Dark Forest aggiunge ulteriore longevità al titolo, incorporando un quinto giocatore e nuovi luoghi da visitare.
Nel complesso Black Dragon’s Guild funziona, diverte ed è di facile apprendimento. È orientato soprattutto a chi cerca un gioco dalle tinte fantasy che si configura come un competitivo, dove la vittoria spetta a chi avrà raggiunto il punteggio maggiore. Ogni partita rappresenterà un’esperienza differente, anche a seconda degli Avventurieri utilizzati e dalla variabilità delle carte Missione, nonché dalle caratteristiche casuali del proprio eroe. Nonostante la semplicità delle regole, le quattro stagioni terminano in fretta e sbagliare strategia comprometterà l’intera partita. Dopo aver terminato una sessione, ci sarà senz’altro la voglia di intavolarlo nuovamente per scoprire le combo migliori e correre ad accaparrarsi le missioni più allettanti, tra sconti da poter usufruire per i propri Avventurieri e gettoni bonus da utilizzare per massimizzare il punteggio, senza dimenticare gli obiettivi extra delle Imprese che garantiranno Reputazione aggiuntiva. Insomma, Black Dragon’s Guild ben si confà a chi non cerca il solito cooperativo narrativo da portare a termine, bensì ad una partita spensierata, dal buon gusto competitivo, in compagnia dei propri Avventurieri preferiti.
Curiosità
Sul tabellone di gioco ci sono alcuni rimandi a dei luoghi provenienti da opere fantasy, ma anche da zone nostrane. Il Dungeon dell’Orco, dove i giocatori di allineamento Caotico Malvagio non possono entrare, in realtà è l’entrata dell’Orco delle Favole presente nel Parco dei Mostri a Bomarzo.
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