Cangaceiros: la dura vita al tempo del Cangaço
Bandido del sertao sole e deserto fanno il samba su di me
E c’è chi, c’è chi balla qui Ma forse questo è un brutto sogno e poi mi sveglierò Bandido del sertao devo urlarlo al mondo così il mondo lo saprà Que viva, que viva, que viva, que viva Viva Cangaceiro viva Cangaceiro
Spesso mi piace aprire con citazioni musicali le mie recensioni perché, assieme ai giochi da tavolo e alle parole, l’arte della dea Euterpe è un mio vecchio pallino.
Quest’oggi tocca ai Litfiba, il famoso gruppo rock italiano capitanato da Piero Pelù nel 1989 rilasciò un brano intitolato proprio come il gioco di cui vi andrò a parlare: Cangaceiros.
Genesi di un gioco tutto italiano.
Sono passati ormai due anni da quando per la prima volta ho sentito parlare di questo titolo. Cangaceiros è un gioco edito da Ergo Ludo Editions per 2-5 impavidi “banditi” che, grazie all’autore Roberto Pestrin e alle meccaniche di Daniele Ursini e Lorenzo Maria Conti dovranno sopravvivere nell’inospitale Sertao, regione semiarida che abbraccia molti stati del nord-est brasiliano. Presentato sotto forma di prototipo durante la RWG a Roma nel 2021 e poi, ufficialmente un anno dopo, presso l’Ambasciata del Brasile a Roma (potete leggere il mio articolo e l’intervista all’autore del gioco qui) nella splendida presentazione organizzata da Alessandro Lanzuisi CEO della casa editrice.
Il gioco ha visto diversi ritardi dovuti alla pandemia ma si è palesato a tutti nel maggio dello scorso anno pronto per essere giocato sui tavoli di tutto il mondo.
Su questo titolo è stato fatto un lavoro certosino sotto molti punti di vista. In primis il comparto grafico che è stato affidato a Emiliano Mammucari, già autore di splendide Graphic Novel per la Bonelli Editore il quale ha creato illustrazioni incredibili da cui il gioco ha beneficiato in pieno per quanto concerne l’ambientazione. Proprio questa è stata oggetto di grande attenzione da parte di tutto il team riuscendo a creare un gioco fortemente ambientato e tematizzato che al tavolo rende veramente l’idea di ciò che sia gli autori sia l’effettivo periodo storico vogliono trasmettere.
Panoramica di gioco
Cangaceiros è un deckbuilding con meccaniche di maggioranza e gestione delle risorse (poche). Nelle vesti di capi banda dovremo scorrazzare tra le varie zone della mappa cercando di sopravvivere alle volantes (corpi armati creati ad hoc per dare la caccia ai Cangaceiros) cercando di racimolare soldi, accordi e vendette oltre che provando a potenziare la propria figura ed evitando di morire sotto i colpi delle tante difficoltà create dalle circostanze avverse.
Come se non bastasse, ogni turno, dovremo affrontare un evento avverso cercando di programmarlo al fine di uscirne indenni e beh, non sarà per niente facile.
Un gioco di sopravvivenza
Stiamo parlando di un titolo difficilmente collocabile nel panorama ludico. Le meccaniche all’interno sono molte ma tanti addetti ai lavori lo hanno definito un gioco di sopravvivenza. Questa definizione è data dalla grande strettezza del gioco. Vi sentirete infatti braccati da diversi elementi all’interno dei 7 round (massimo) che affronterete.
Se da una parte il movimento delle volantes sarà teso ad accerchiare la banda e i presidi (meeple che avranno diverse funzioni nel gioco, tra queste quella di fare da avamposto nei territori che la banda andrà a scoprire col fine di mantenerne il controllo e sfruttarne le risorse), dall’altra avremo una quasi perenne scarsità di soldi utili, soprattutto, per corrompere proprio le volantes di cui sopra evitando quindi sanguinosi conflitti. Gli eventi di fine turno, eccezion fatta per il primo, saranno sempre catastrofici e dovranno essere prevenuti con grande accortezza. Proprio questo elemento sembra essere l’aspetto strategico del gioco che per il resto è un continuo adeguarsi, da parte del giocatore, ai tanti mutamenti al quale dovrà rispondere con pochissimi mezzi.
Ai quattro estremi della mappa abbiamo altrettante città: Mossorò, Salgueiro e Salvador sono luoghi dove potremo andare a fare punti vittori con scambi di vario genere mentre Recife sarà la prigione dove i nostri presidi finiranno in caso di (certa) cattura. Da queste 4 città partiranno le volantes durante la prima delle cinque fasi di gioco e da queste 4 città sarà possibile spostarsi grazie alla ferrovia che unisce, in modo circolare, i quattro punti cardinali. Nelle varie regioni, divise da una marcata linea rossa troviamo 3 tipi di terreno:
- Caatinga
- Serra
- Fazenda
Ognuno di loro avrà un suo token dal quale i giocatori attingeranno la risorsa offerta grazie, appunto, ai loro presidi piazzati per tempo e possibilmente in maggioranza rispetto agli avversari.
Per quanto concerne la mano di carte i giocatori iniziano il gioco con le medesime 7 carte azione e ad ogni turno ne dovranno scegliere sempre 3. Non sarà mai possibile possedere più di 7 carte e quando si avrà la possibilità di acquistare carte caatinga o serra queste dovranno prendere il posto di una delle 7 carte. Mai una in più, mai una di meno. Un gioco dalle decisioni importanti e continue questo Cangaceiros. Le stesse carte sono divise in due parti:
- Parte inferiore: azioni principali come: movimento, presidio, addestramento, bottino e scaltrezza
- Parte superiore: azioni riguardanti il combattimento ovvero: movimento e attacco
Si dovrà scegliere quali delle due sezioni utilizzare oppure scartare la carta per fare una delle 3 azioni di base quali movimento, presidio e bottino. La plancia del giocatore invece rappresenta il profilo del giocatore con:
- Carta del Cangaceiros scelto tra due ad inizio gioco. Questa riporta eventuali valori attacco armato, difesa e corpo a corpo, sezione per i token addestramento a coprire valori e abilità speciali sbloccabili e ferite.
- Spazi per nuovi punti attacco armato
- Spazi per nuovi punti difesa
- Spazi per nuovi punti attacco corpo a corpo
(Queste tre sezioni verranno implementate con i meeple presidi) - Spazio per token vendetta
- Spazio per token accordo
Gli spazi per le nostre ferite , ad ogni colpo, verranno occupati da cubetti rossi ad indicare quanta vita rimane al povero cangaceiros.
La storia al tavolo
Molto bella l’idea del “ritiro a vita privata” del proprio personaggio. Il gioco infatti propone 2 trigger di fine partita:
- Alla fine del settimo round di gioco
- All’esaurimento di tutti gli obiettivi di vita
Questo escamotage pone uno zoom su “cosa fare” all’interno del gioco. Perché se è vero che sarete costretti a uccidere volantes per guadagnare punti vittoria e arginare il loro arrivo in mappa, dall’altra i veri punti li farete con questi obiettivi.
Tutto al tavolo è estremamente “corto”. Carte caatinga e serra, carte obiettivo, monete, presidi che dovranno essere utilizzati sia per avere maggioranza in mappa sia per incrementare le caratteristiche del personaggio. Come se non bastasse i vostri mini-cangaceiros saranno arrestati e sacrificati sui vari eventi al fine di spostarli in avanti ( o indietro se volete fare dispetti a qualcuno) al fine di sopravvivere il più a lungo possibile.
A tal proposito l’interazione tra i vari capi banda è tutto sommato finalizzata al controllo del territorio e al cercare di carpire prima carte caatinga/serra (più potenti) e obiettivi.
Gli scontri armati saranno risolti solo con le autorità brasiliane in una sequenza semplice ma estremamente efficace. Ogni combattimento sarà sanguinoso ma molte volta inevitabile. Preparatevi al meglio grazie all’azione addestramento che vi permetterà di sbloccare abilità e punti di attacco/difesa. Scegliete il momento propizio e non dimenticate mai di corrompere quando necessario per salvarvi la pelle. Dopo tutto siete banditi anche se, nel Sertao, il confine tra buoni e cattivi è sottile.
Impressioni di fine partita
Cangaceiros non è un gioco per tutti e sicuramente non lo è per chi si affaccia ai giochi da tavolo. Sarà necessario programmare, rispondere alle avversità per tempo e sapersi adattare. Sarà fondamentale ponderare le scelte e farlo cercando di sbagliare il meno possibile. Tutto ciò che gli autori volevano che la storia dietro il gioco raccontasse beh, lo racconta benissimo. Avrete la sensazione che il gioco trami contro di voi, che lo spazio dove fuggire non sia mai abbastanza ampio e che tutto quello su cui potete fare affidamento è la vostra scaltrezza. In questo storia che narra di quasi 100 anni (dal 1870 al 1940) di vicende così lontane da noi ma ancora così vive nella memoria del popolo brasiliano avrete la possibilità di essere protagonisti (giocando) grazie al grande lavoro sull’ambientazione fatta dalla Ergo Ludo. Ogni meccanica e ogni illustrazione vi calerà in quelle terre aride, sotto il sole cocente e tra gli spari ad altezza uomo.
Le uniche vere “pecche” che, a mio gusto, sono riuscito a trovare sono: le bustine per raccogliere i materiali e il gameplay in 2 giocatori. Le prime hanno una chiusura stile “colla” che però dopo un paio di volte difficilmente tiene il peso degli oggetti e se non messa correttamente si rischia di trovare tutto in giro per la scatola. Discorso scalabilità: In due giocatori non mi è piaciuto non perché non funzioni ma perché risulta veramente poco godibile dal momento che ci si da poco fastidio e si passa il tempo a dover scappare (e basta) da enormi gruppi di volantes che si sposteranno come sciame di mosche assassine. Si tratta proprio di tutt’altro gioco e tutto troppo incentrato dal dover ripararsi, scappare ecc. Dovendo scegliere un gioco da apparecchiare su un tavolo per due giocatori diciamo che non sceglierei questo. Da 3 giocatori in su invece è divertente e sicuramente si farà apprezzare da una folta schiera di giocatori che racchiude chi ama provare qualcosa di “nuovo” non facilmente catalogabile e da chi apprezza i giochi molto stretti. Il prezzo varia molto a seconda degli store. Si passa dai 50 euro ai 65. Personalmente trovo che, visto il grande innalzamento dei listini che negli ultimi anni sta prendendo piede, sia un prezzo in linea con le aspettative.
Assolutamente non trascurabile e meritevole di menzione la sezione del regolamento dedicata a tutti i cangaceiros in gioco che vengono raccontati in piccole biografie e ai quali vengono “consegnate” abilità congrue alla loro fama. Tra loro troverete anche l’omaggio ad un personaggio del cinema molto noto che, personalmente, ho apprezzato tantissimo. A voi scoprire il Cangaceiros “intruso”.
Se vi fa piacere qui potete trovare il tutorial realizzato dal mitico Vincenzo alias il Puzzillo del Sud
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