Solar Sphere – Prime Impressioni
Ayden Lowther e Simon Milburn sono i creatori di questo interessantissimo gioco. Entrambi si sono già cimentati nella creazione di boardgames: a Lowther dobbiamo l’ingegno di Solar Storm, titolo che va a riprendere molto questa sua seconda opera; stile, tematiche, font e grafiche sono inconfondibili e i parallelismi tra i due saltano subito all’occhio. Milburn invece è stato uno degli ideatori di Kittin, gioco completamente diverso sia per tipologia che per stile.
In un futuro molto lontano la razza umana ha esaurito completamente le risorse del pianeta. Per poter continuare a sopravvivere ha una sola via da percorrere: quella di creare una sfera solare che possa raccogliere una quantità enorme di energia e dare speranza al pianeta Terra. Purtroppo non tutti sono d’accordo e un gruppo di ribelli cercherà di mettere i bastoni tra le ruote ai costruttori spaziali, riuscirai assieme alla tua squadra a completare la sfera solare nel poco tempo rimasto?
Questa è l’ambientazione in cui i giocatori si muoveranno per accaparrarsi più punti possibili, ma per quanto sia una tematica davvero interessante e più attuale di quanto potremmo pensare, questa non è così sentita come meriterebbe; la costruzione della sfera di per sé passa in secondo piano rispetto alle scelte e ai calcoli che ogni giocatore dovrà fare, nonché ai vari scontri contro i dissidenti risultanti molto banali e poco immersivi. Se non fosse per la parte grafica, davvero degna di nota, e la composizione fisica del gioco, l’ambientazione sarebbe quasi del tutto assente.
All’interno della scatola sono presenti:
- 4 plance in cartone rigido, il centro di comando con cui i giocatori interagiranno durante la partita;
- 4 set di dadi di diverso colore ognuno, questi dadi saranno il motore di azione dei giocatori, più il dado resistenza;
- 30 cubetti in plastica di diverso colore, rappresentano i droni di ogni giocatore e della corporazione;
- 45 risorse in legno sagomate rappresentanti minerali, oro e cristalli;
- 48 carte “Equipaggio”;
- 8 carte “Luogo”;
- 18 carte “nave della Resistenza”;
- 19 esagoni sfera e tre bordi per contenerli su cui vi è il tracciato dei punti vittoria;
- 12 carte solitario.
Completano i componenti: un tracciato ordine di turno e i segnalini punteggio, reputazione, morale, ordine di turno e fazione per ogni giocatore.
Tutte le componenti di questo gioco sono realizzate per essere solide e durevoli nel tempo: il cartone molto spesso e le carte telate sono pronti per affrontare innumerevoli partite senza rischio di usura; perfino il regolamento è stato stampato con una telatura per essere sfogliato più e più volte senza rischio di rovinarsi.
Gioco in breve
Una partita a Solar Sphere durerà sei turni o fino a quando le tessere sfera solare non saranno tutte costruite; in questi sei turni i giocatori avranno la possibilità di compiere 3 azioni, posizionando uno dei loro dadi su una delle 8 carte Luogo. Una volta fatto ciò, i giocatori avranno la possibilità di piazzare uno dei propri droni, che darà un notevole potenziamento alla risoluzione delle successive azioni in quel luogo, oppure svolgere l’azione relativa al luogo stesso. Gli 8 luoghi sono:
- Fascia di Asteroidi: permette di raccogliere le risorse. Raccogliere “Minerali”: posizionando in questo luogo un dado di valore “1” o “2” si raccoglierà un Minerale. Se sulla carta è già presente un satellite del nostro colore, raccoglieremo due minerali aggiuntivi. Raccogliere “Oro”: come sopra, ma si dovranno posizionare dadi di valore “3” o “4”. Raccogliere “Cristalli”: come sopra, ma posizionando dadi di valore “5” o “6”;
- Fabbrica di Droni: si può posizionare un dado di qualsiasi valore per ottenere 2 Droni che verranno prelevati dalla riserva personale e saranno posizionati sulla casella “Attivi”. Se è presente un satellite se ne prenderanno tre;
- Nave di recupero: qui può essere utilizzato un dado qualsiasi, ma il suo valore corrisponderà al numero di Droni che potranno essere spostati dalla casella Rossa (Inattivi) a quella Blu (Attivi) o alla Matrice della plancia personale. Se invece è già presente un satellite del nostro colore a prescindere dal dado utilizzato il suo valore diventerà sempre pari a “6”;
- Sfera solare: questa è un’azione importante perché i PV assegnati sono molti. Si può usare un dado qualsiasi, ma il suo valore determina il numero della tessera su cui costruire: inoltre è obbligatorio che la nuova costruzione sia fatta in una tessera adiacente a un’altra che abbia già un cubetto sopra (bianco o colorato). Il giocatore dovrà pagare le risorse indicate nella parte alta della tessera per ricevere i benefici indicati in basso. Avere un Satellite permette di costruire su qualsiasi tessera indipendentemente dal valore del dado;
- Stazione equipaggi: bisogna utilizzare un qualunque dado che abbia un valore “dispari”; il giocatore potrà ingaggiare uno dei sei membri dell’Equipaggio esposti sul tavolo, pagandone il prezzo e ottenendo subito i PV indicati sulla stellina a sinistra. La carta scelta verrà posizionata sotto alla plancia di comando e potrà essere utilizzata una volta per turno attivando la specifica abilità. Se è già presente un Satellite, il giocatore otterrà una risorsa gratuita a sua scelta prima di effettuare l’ingaggio;
- Flotta della resistenza: bisogna utilizzare un qualunque dado che abbia un valore “dispari”, ma sarà poi possibile attaccare più astronavi, purché per ognuna di esse si possa pagare una risorsa “Cristallo”. Avere un satellite qui permette di ”Rigenerare” 2 Droni prima della battaglia.
Quando tutti i giocatori avranno esaurito i propri dadi si passerà alla fase di combattimento; questa è molto semplice e veloce e non ha bisogno di grossi calcoli: per prima cosa si dovranno conteggiare tutti i droni presenti su ogni carta “Nave” dividendoli per colore, il giocatore che ne avrà posizionati di più sarà il “comandante” che guiderà l’attacco lanciando il dado resistenza e sommerà il risultato alla forza della nave indicata sulla carta, se il valore complessivo dei droni di tutti i giocatori e corporazione risulterà uguale o più alto al valore di forza della nave, questa sarà sconfitta, il comandante reclamerà per se la carta e verranno assegnati i punti vittoria indicati in base al numero di droni posizionati dai vari giocatori.
Al contrario l’attacco fallirà e non verranno assegnati punti o carte. Ogni nave rimarrà attaccabile per due turni per poi essere rimossa dal gioco dando così una penalità ad ogni giocatore.
Successivamente si procederà alla fase di recupero in cui si riprenderanno i droni utilizzati in battaglia e i dadi lanciati durante il turno, dando inizio a un nuovo turno.
Impressioni
Come già detto, la sensazione più forte che trasmette questo gioco è quella di avere pochissime risorse e dover fare tantissimo; ogni mossa deve essere pensata alla perfezione per non essere sprecata, soprattutto in una partita a 4 giocatori, dove le aree vengono riempite facilmente. Il mio consiglio quindi è di pensare bene prima di effettuare mosse, senza però far morire di vecchiaia gli avversari e di non rimuginare troppo nei turni successivi. Benché i risultati dei dadi possano essere aumentati o diminuiti grazie all’uso di droni, essendoci aleatorietà la propria strategia a lungo termine potrebbe essere bloccata rendendo forse inutile le azioni svolte nei turni precedenti. Di base consiglio soprattutto di avere sempre un piano B e C: bisogna adattarsi molto a questo gioco nonostante l’interazione tra i giocatori sia trasversale e non diretta.
Benché il regolamento sia stampato fisicamente con ottimi materiali, il suo contenuto non è altrettanto degno di lode e purtroppo non è scritto in maniera chiara ed esaustiva: essendo un gioco molto ricco di cose da fare, queste non sono spiegate bene e alcune meccaniche vengono chiarite al giocatore solamente dopo aver fatto una prima partita; alcuni argomenti sono affrontati in più parti del regolamento, rendendo più ostica la comprensione del tutto.
Essendo a tutti gli effetti un gioco di piazzamento, il numero di giocatori influisce particolarmente sulla strategia anche se non c’è un’interazione diretta tra giocatori. Personalmente consiglio una partita in solitaria o in due avversari per prendere dimestichezza con le dinamiche di gioco, ma se si vuole apprezzare appieno la complessità strategica, sicuramente il numero consigliato è quattro, cioè il massimo possibile.
Solar Sphere è abbastanza complesso, non per le meccaniche in sé, ma per il numero di cose da poter e dover fare, basandosi su un numero limitato di azioni per poterle portare a termine. Sicuramente i neofiti del genere troveranno difficoltà nell’entrare in partita e potranno sentirsi in qualche modo frustrati del basso punteggio finale. Sicuramente è indicato per quei giocatori molto strategici che cercano sempre di massimizzare le proprie azioni e risorse e che trovano un grande stimolo nell’affrontare le strategie avversarie senza dover ricorrere ad uno stile PvP.
Per la qualità delle componenti e per la sfida strategica che il gioco rappresenta, senza dimenticarci le illustrazioni davvero intriganti, il prezzo proposto direi che è ben giustificato e motiva anche un posto nella libreria degli amanti del genere o di chi vuole un gioco per mettersi alla prova.
Essendo uno strategico c’è rischio che giocando spesso con le stesse persone ci si possa annoiare, conoscendo già quali sono le strategie preferite dei propri avversari, ma il numero limitato di azione e il fattore aleatorio di dadi e carte, con le relative abilità, renderanno le partite molto diverse l’una dall’altra poiché ci si dovrà adeguare al motore del gioco improvvisando una strategia sempre diversa.
Proposto come un gioco da 1 a 4 partecipanti, presenta una modalità solitaria con un sistema di carte che simula il comportamento di un altro giocatore, essendoci tre diverse difficoltà e un buon numero di carte, Solar Sphere rappresenterà una sfida sempre nuova e mai banale, ma adeguata al livello del giocatore.
Concludendo, benché non presenti grandi innovazioni, tutte le meccaniche di gioco sono ben sfruttate creando una sfida impegnativa per coloro che si vogliono mettere alla prova; quindi se credi di utilizzare sempre al meglio le tue mosse e le tue strategie, cimentati con Solar Sphere e lasciagli un posto nella tua libreria.
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