Everdell o non Everdell? Questo è il dilemma
Avete voglia di evadere dalla monotonia quotidiana e catapultarvi in uno splendido villaggio immerso nella natura e animato da simpatici animaletti, ognuno con un ruolo speciale in questa ridente cittadina incantata? Allora Everdell è il gioco che fa per voi!
Everdell è uno di quei titoli dove, vi basterà vedere la plancia e i materiali per dire “Lo voglio!”.
SPECIFICHE
| 40 – 80 min.
| 1 – 4 giocatori
| 13+
| James A. Wilson
| Andrew Bosley, Cody Jones, Dann May
| 2019 Asmodee Italia
| 60€ circa
IL GIOCO
Una volta montato l’albero di Everdell, che da vita alla plancia in 3D, distribuite le carte e messi al loro posto tutti i materiali, la partita può avere inizio.
Il gioco si svolgerà in 4 turni, rappresentati dalle 4 stagioni. Ogni stagione ci porterà nuovi “animaletti – lavoratori” dandoci così la possibilità di svolgere più azioni, fino al round finale in cui avremo la possibilità di piazzare ben 6 lavoratori. Lo scopo è quello di costruire la città boschiva meglio organizzata, così da portare a casa più punti possibili.
Per fare ciò dovremo raccogliere, con l’aiuto dei nostri lavoratori, i materiali quali: bacche, legnetti, resina e sassolini, che ci serviranno per giocare le carte nella nostra mano (che rappresenteranno gli edifici e i cittadini della nostra città) , il cui costo è espresso da queste risorse.
A turno, i lavoratori verranno piazzati, uno alla volta, nei luoghi della plancia disponibili, ma non solo, anche alcune carte giocate dagli avversari daranno la possibilità di piazzare su di esse gli animaletti. Attenzione però, molti degli spazi possono contenere solo un lavoratore alla volta! Dopo aver piazzato il lavoratore e aver svolto l’azione legata a quel luogo, si potranno giocare le carte della mano, oppure raccoglierle dal prato, pagarle e giocarle. Gli unici limiti legati alle carte sono: non si possono giocare più di 15 carte, la vostra città avrà a disposizione solo 15 slot! Nella nostra mano, invece, non potremo avere più di 8 carte, attenzione quindi a sfruttare bene le azioni che ci daranno la possibilità di pescarne di nuove!
Molte carte, se giocate insieme ad altre specifiche, creando così delle combo (es. Moglie, Marito e Fattoria), comporteranno molti più bonus rispetto a esser utilizzate in singolo.
Finito di posizionare tutti i lavoratori posseduti in quella stagione, si termina la stagione corrente e si passa alla successiva. Le stagioni Primavera e Autunno presentano questo simbolo: , il che significa che tutte le carte giocate con lo stesso simbolo, producono risorse all’inizio di tale stagione.
Anche giocando più carte nella nostra città abbinando simboli uguali è possibile guadagnare punti, così come costruendo in città una coppia di edifici specifica, richiesta da eventi speciali che troveremo sul nostro alberello.
Alla fine delle 4 stagioni, si conteranno i punti di ognuno, chi tra i giocatori riuscirà a raggiungere il punteggio più alto, sarà decretato il miglior sindaco, con la città più prospera di Everdell!
Il gioco presenta anche una modalità in solitario che permette ai giocatori di sfidare Rugworth, topastro di campagna che farà di tutto per battervi sistematicamente!
IMPRESSIONI FINALI:
Dopo aver testato con più partite questo gioco, posso dire che è entrato, da subito tra i miei giochi preferiti.
I materiali e la plancia 3D attirano immediatamente per l’accuratezza con cui sono stati creati. Le risorse sono composte da simpatici legnetti, perfetti nella forma e disegno, piccole gemme arancioni che richiamano la resina, i sassolini grigi, e divertenti palline morbide e rimbalzanti che rappresentano le bacche! Anche le carte sono molto ben disegnate.
Unica pecca, a mio avviso, per lo splendido albero di cartone in dotazione che risulta un pochino fragile, a furia di montarlo e smontarlo, potrebbe deteriorarsi.
Il tema è molto sentito, si riesce a immedesimarsi perfettamente nell’ambientazione “boschiva”, con tutti questi simpatici animaletti ed edifici speciali.
Sotto ogni carta, troviamo anche delle frasi, citazioni, dei nostri simpatici animaletti.
Se all’inizio del gioco ci sembrerà di avere tantissime azioni da fare, ma pochissime risorse e animaletti a nostra disposizione, andando avanti con le stagioni, si riuscirà a ingranare meglio la marcia. Ma andranno comunque definiti con precisione degli “obbiettivi” che vorremo raggiungere, essendo davvero molte le cose da fare, così da non perdersi via e riuscire a portare a casa più punti possibili. L’interazione tra giocatori non è altissima, ma un minimo per ostacolarsi a vicenda si può fare!
La partita rimane comunque scandita da 4 turni, quindi il gioco ha una durata mediamente ben definita.
Tutto ciò concorre a fare di Everdell un gioco degno di nota; il prezzo “alto” è giustificato dalla quantità e perfezione di tutti gli elementi contenuti nella scatola.
Per non stancarsi proprio mai del gioco, Everdell presenta anche alcune espansioni, portate in Italia anch’esse da Asmodee. Mentre vi scriviamo è prossima la consegna di due nuovi moduli, per ora non localizzati in italiano.Di seguito vi parliamo delle due espansioni Pearlbrook e Spirecrest.
… intanto ad Everdell…
A distanza di quattro anni dalla pubblicazione da parte di Starling Games del gioco base, Everdell continua ad essere uno dei piazzamento lavoratori più discussi degli ultimi tempi. In particolar modo le sue attese espansioni che, dalla loro uscita, sembrano aver diviso il pubblico su diverse questioni.
Espansioni come plus?
Premessa: ho il gioco base da quasi 2 anni ma non avevo mai acquistato le sue espansioni. Prezzi esosi per me. In generale credo che ognuno reputi costoso ciò che è tale per lui, per me 75 euro di espansione cadauno era veramente impensabile. Complice una recente promozione in uno store ho deciso di comprarne due su tre a un prezzo notevolmente ridotto e assieme alla mia ragazza oggi abbiamo deciso di provarle, assemblate, assieme.
Seconda premessa: nel semplice gioco base la mia ragazza è sempre stata più forte di me. Partite combattute ma comunque vittorie dalla sua spessissime volte.
Abbiamo fatto una prima partita col solo Pearlbrook e dopo qualche giorno abbiamo aggiunto Spirecrest.
Voci del popolo
Ho sempre sentito parlare di Everdell con giudizi dal capolavoro al gioco mediocre, fino ad arrivare all’orribile e inutile. Nulla di strano fin qui. Ammetto, per filosofia tendo sempre a posizionarmi nel mezzo delle opinioni. Mi chiedo: perché queste divergenze? Possibile che lo stesso gioco sia superlativo e orribile allo stesso tempo? Quali possono essere i motivi? Uno di questi ho capito essere sicuramente la voracità con cui ultimamente si acquistano giochi. Acquistare non significa giocare e probabilmente ogni titolo meriterebbe molte più partite prima di una bocciatura come di una santificazione. Everdell a mio parere, dopo molte partite, è un bel gioco che non grida al miracolo per le meccaniche ma che come ogni prodotto Pop (in senso positivo) ha dalla sua l’appeal che solo le cose belle hanno. Ho sentito lamentele per l’albero: inutile. Probabilmente sì, per me no per esempio ma non lo reputo un fattore determinante per giudicare un gioco. Fa alzare il prezzo? Ecco che il mio dubbio quindi sullo sdoppiamento del binario “un gioco è bello perché costa il giusto” mi fa pensare che non parliamo di gameplay. Everdell è snello, fresco e con la giusta dose di profondità condita da un fattore alea che ci sta tutto. Entry level? Probabilmente sì, ma solo nel presentare il turno di gioco mentre per “dominarlo” serve altro. Le mie non sono certezze ma cerco di capire come giudica un consumatore che vede nella semplicità abbinata a un costo altino un malus. N.B. ho detto semplicità non facilità.
Come ti trasformo un entry level
Per quanto riguarda le espansioni, invece, ho sempre sentito dire che sono in più, oppure troppo costose per ciò che offrono o ancora malefici orpelli tesi a rendere difficile un gioco che, nella sua semplicità, non ne trae beneficio.
Oggi posso finalmente parlare di tutto ciò con un pochino più di consapevolezza e di prova su strada… anzi, su sentiero!
Everdell è un gioco semplice nella sua meccanica ma complicatino nel renderla efficiente. Il gioco nel suo primissimo turno è di uno stretto raro. Si hanno 2 soli meeple, zero risorse e una necessità quasi impellente di dover tirare a terra carte verdi al fine di sfruttare il cambio stagione. Dura. Andando avanti con i turni sarà fondamentale portare al proprio tableau carte blu per innescare combo e riuscire a produrre un modo di non rimanere mai senza risorse/scontistiche. Tutto questo è condito dalla fortuna? Chiaro. Il mazzo ha molte carte, la mano può essere di massimo 8 e non è semplice scartarle senza “sprecare” azioni. Metteteci gli eventi speciali, il viaggio… insomma non è proprio facile domare l’inclinazione del gioco con una forte componente aleatoria. Eppure le espansioni sembrano riuscire ad ovviare a questo che sembra essere, per molti, un neo invalicabile.
Sia Pearlbrook che Spirecrest sono necessarie? No. Ovvio. Il gioco di base funziona. Ma apportano modifiche significative al game play? Sì, secondo me si. Spostano il focus e producono nuovi modi per:
Pearlbrook: Sfruttare ciò che si possiede per scambiare e ricevere premi. Introduce una nuova risorsa “preziosa” (perla), interessantissime decorazioni (la mia parte preferita), un nuovo meeple dedicato all’occupazione di questi spazi azione (presenti anche su nuove carte) e Meraviglie costose da realizzare ma che non necessariamente mettono di fronte ad un’unica scelta il giocatore.
Spirecrest: aumentare la difficoltà del gioco. Regala delle bellissime carte che offrono PV a fine partita, aggiungono enormi meeple con abilità davvero speciali e, dulcis in fundo, permette ai giocatori di pianificare un piano B con il loro sentiero. Avere risorse inutilizzate a fine gioco volontariamente o meno avrà un senso.
La bellezza è negli occhi di chi gioca
Non riesco a definire Everdell un gioco brutto. L’art work è clamoroso, il colpo d’occhio pazzesco e le meccaniche s’intrecciano che è una meraviglia.
Piazzo meeple o gioco carta. Stop. Le espansioni non cambiano questo semplice caposaldo e di per sé trovo sia un plus non di poco. È un capolavoro? Non saprei. Faccio fatica a capire cosa lo è oppure no. Credo sia un gioco che merita la sua fama e il lavoro di miglioria che è stato creato attorno.
Costa troppo per ciò che offre? A noi diverte quindi personalmente no. Almeno allo sconto con cui ho preso il tutto.
Pearlbrook la si usa poco perché è difficile raggiungere la richiesta d’approdo al fiume? Sostituisce gli “ex” eventi base ma ne sfrutta e amplifica gli effetti. Non avrete solo semplici punti a fine partita ma avrete possibilità di oliare il vostro motore.
Spirecrest stressa perché è tutto più difficile/raro/claustrofobico a causa delle carte meteo? Io lo definirei un approccio alla partita di “adattamento”.
Non credo sia un caso la scelta delle sciagure metereologiche in questo senso. Il sentiero infine lo trovo un splendido modo di ovviare ad eventuali spazi occupati nel viaggio autunnale e una più alta attenzione nelle poche carte che donano risorse agli avversari. In Everdell i turni dei giocatori sono asimmetrici. Uno potrà trovarsi più avanti nelle stagioni rispetto ad altri, qualcuno potrà finire la partita con molto anticipo. Riuscire a sfruttare il vantaggio che questa asimmetria porta consegna quel minimo d’interazione in più sulla “cattura” delle carte o dei luoghi azione. Spirecrest amplia questo senso di percorso diverso tra un giocatore e l’altro visto che le sciagure seguono il cambio stagione.
Ho sentito critiche sulla presenza di Meraviglie che danno troppi punti vittoria? Più punti di un tableau intero. Provate a realizzarle e provate a dimenticarvi del vostro tableau. Poi vediamo se vincete con la sola meraviglia.
Fortuna e dispersione.
Quest’ultimo punto più passa il tempo e più comprendo che è una questione totalmente soggettiva. La mia lei ha totalizzato 75 punti. Ha completato il suo tableau di 15 carte, attraversato tutte e 3 le tessere sentiero, completato un evento speciale e raccolto pure 2 perle al fine di 4 pv (dopo averne raccolte altre per creare entrambe le decorazioni). Dispersivo per lei non lo è stato proprio, anzi. Spirecrest è una espansione che viaggia da sola, non necessita di azioni aggiuntive ma vi impone alcune scelte offrendovi golose ricompense. Pearlbrook è un luogo di approdo ricco, che forse non si visiterà spesso e con facilità ma che porterà succosi frutti La fortuna? Boh, ho smesso di pensare che sia un male in un gioco da tavolo, anche perché vince sempre lei e io, oltre a farmi una domanda su di me, di certo non sono fidanzato con una strega che riesce a governarla.
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