Tutti a tavola… Il Pranzo è Servito!
Tra tutti i giochi della mia infanzia, sicuramente il Pranzo è Servito riveste un ruolo di privilegio, sia per l’aspetto affettivo di chi me lo aveva regalato e sia per le ore divertenti trascorse a giocarci. Ho atteso tanti anni la ripubblicazione che finalmente è arrivata e con trepidante emozione ho atteso di poterci giocare di nuovo. Il gioco nella grafica e nei materiali è notevolmente migliorato, soprattutto per la ruota che gira che è una bellezza, permettendoci di scegliere la pietanza del turno in corso, ma andiamo con ordine.
Il Pranzo è Servito si presenta come un gioco da 2 a 7 giocatori con possibilità di giocarci in due diverse modalità: con o senza presentatore, a seconda del numero dei giocatori (in 3, 5 e 7 giocatori c’è il presentatore). Il gioco si basa su domande di traduzioni, cucina, musica, curiosità e divertenti prove pratiche che porteranno i giocatori a girare la ruota e cercare di realizzare il Pranzo è Servito!.
Nella scatola è presente: 1 ruota da assemblare, che poi si rivelerà il pezzo forte del gioco e la parte più divertente di esso, 2 tabelloni tovaglia, 30 tessere portata (di cui 6 tessere di ogni pietanza Primo, Secondo, Formaggio, Dolce e Frutta), 220 carte domanda divise per tipologia, 1 Lavagna delle calorie, 1 Spugna e 80 Piatti con le domande finali.
Nella modalità classica a 3 giocatori, ogni concorrente pone davanti a se una Tovaglia, mentre la centro del tavolo saranno posizionati la Ruota, la Lavagna, le Portate, la Spugna, le Carte, suddivise per tipologia, e i Piatti per le domande finali. Il presentatore prende una carta per tipologia e decide in che ordine porre le domande ai concorrenti (tranne la prova pratica che sarà svolta per ultima). Al termine di ogni prova, il concorrente che risulta vincitore gira la ruota per cercare di conquistare una portata. Terminate le 5 carte, il presentatore pesca una carta Prova Pratica su coi i due concorrenti dovranno cimentarsi. Al termine di questa prova ci saranno le domande finali. Dopo che entrambi i concorrenti avranno risposto alle domande finali, si guardano le tovaglie e il concorrente che ha il maggior numero di portate diverse vince la partita. Se un concorrente ha conquistato tutte e 5 le portate realizza anche il Pranzo è Servito. In casi di parità vince chi ha meno calorie totali.
Le prime 5 prove si svolgono nel seguente modo: si pone la spugna al centro del tavolo di fronte ai concorrenti, in modo che entrambi possano raggiungerla facilmente. Al termine della domanda, chi pensa di conoscere la risposta corretta deve afferrare la spugna per primo prenotandosi in questo modo; se la sua risposta è sbagliata, può rispondere l’altro concorrente; la risposta corretta è sempre indicata di verde sulla carta. La prova termina dopo aver risposto a tutte le domande sulla carta; chi ha dato più risposte corrette vince la prova è ha diritto a girare la ruota. In caso di parità di risposte esatte, entrambi i concorrenti possono girare la ruota, se invece nessuno ha dato almeno una risposta corretta, la ruota non viene girata.
Le domande si dividono in queste categorie:
- Abbiamo perso la testa: bisogna indovinare la parte iniziale di una frase o di un titolo.
- La domanda è in fondo: il presentatore prima legge le opzioni di risposta poi pone la domanda.
- Ping pong: bisogna indovinare se un’affermazione sia vera o falsa.
- Musica e dintorni: si pongono domande inerenti la musica.
- Che anno era?: bisogna indovinare l’anno in cui sono accaduti alcuni eventi.
- Prova pratica: viene richiesto di svolgere una prova di abilità con del materiale disponibile in casa. Possono servire della pasta lunga o corta, piatti o bicchieri, e cosi via…
Al termine di queste prove si svolgono le domande finali: il presentatore prende 5 piatti, uno per ogni portata; a turno, partendo dal concorrente in svantaggio, ogni giocatore sceglie un piatto e il presentatore pone le tre domande presenti sul retro; al termine, il concorrente gira la ruota tante volte quante sono state le sue risposte esatte.
La ruota, come dicevamo all’inizio è il momento del gioco più divertente e noi l’abbiamo girata sempre mettendo la musica indimenticabile del programma condotto da Corrado ormai tanti anni fa. I simboli presenti sulla ruota sono le Portate, il jolly e Dieta; se la ruota si ferma su una portata, il concorrente prende la tessera corrispondente e la pone sulla sua tovaglia (se ha già quella portata ne aggiunge un’altra nel primo spazio vuoto a disposizione sulla stessa riga e purtroppo si tratterà di un doppione che non servirà ai fini della vittoria); se si ferma su un jolly il concorrente sceglie la portata che preferisce mentre se si ferma sulla dieta il concorrente non prende nulla.
Il gioco si presenta anche con altre modalità come il gioco a squadre, in 4 o 6 giocatori, o una sfida diretta 1 contro 1; in entrambe queste modalità il presentatore viene fatto a turno da uno dei giocatori della squadra avversaria.
Cosa ne penso
Nelle partite che ho fatto, sia in due giocatori che in più concorrenti, il divertimento è stato differente; in cinque ad esempio e con età differenti al tavolo il divertimento è stato maggiore, anche se i più piccoli hanno avuto un pò difficoltà a rispondere a determinate domande del passato; in due giocatori la possibilità di non prendere la spugna elimina un fattore divertente ma rende il gioco più sfidante per la possibilità di combattere a suon di cultura; beh perchè in fondo il gioco è questo, domande di cultura generale, una sorta di trivial pursuit ma con l’aggiunta di elementi quali la ruota che lo rendono più divertente.
L’interazione è sempre presente perchè se un concorrente non indovina la risposta, l’altro può rispondere a sua volta, non c’ è mai attesa, si è sempre in partita.
L’ambientazione è ben resa dalle pietanze e dalla grafica, anche i materiali non sono male anche se consiglio di imbustare le carte perché vengono mischiate spesso.
Tattica e strategia sono pressoché inesistenti, se si risponde alle domande e si è fortunati nello girare la ruota bene, altrimenti nulla.
La rigiocabilità è elevata poichè le carte sono molte e il divertimento è sempre assicurato.
Il regolamento è ben scritto e il prezzo è adeguato al contenuto.
Sento di consigliarlo per piacevoli pomeriggi in famiglia o anche come party game visto che si arriva fino a sette giocatori; l’ho giocato sia con i miei nipoti che con i miei genitori e il gioco ha preso tutti anche se con modalità diverse. A volte è sembrato troppo breve perchè in effetti le domande scorrono veloci e in meno di mezz’ora ci è capitato di finire le partite. Il gioco chiaramente non ha grandi pretese ma può essere utile anche a livello didattico perchè le domande non sono mai scontate e si può imparare sempre qualcosa.
E’ un gioco nostalgico ma anche attuale adatto a tutte le età, dalla giusta leggerezza senza risultare banale. Promosso.
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Amante dei giochi da tavolo nonché neomamma!