Intervista – Claudia Minozzi
Oggi abbiamo il piacere d’intervistare la Dott.ssa Claudia Minozzi, creator del corso di game design e coaching Fai Il Tuo Gioco.
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Ciao Claudia, ti ringraziamo per la disponibilità e cominciamo con la prima domanda: puoi parlarci un po’ di te e delle tue attività professionali?
Ciao Francesco di BoardgameItalia e grazie per la vostra gentilezza in tutte le comunicazioni! Sono una piccola imprenditrice, titolare di un centro studi universitari da 20 anni, e co-fondatrice del network Accademix dedicato alle startup. Sono anche libera professionista come coach certificata da ICF (International Coach Federation). Mi occupo di coaching e gamification con Accademix, e sono appassionata di giochi, soprattutto di ruolo.
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E’ da poco iniziato il Corso di Game Design & Coaching 2019 di Fai Il Tuo Gioco; siamo curiosi di sapere come sta procedendo e le novità di quest’anno…
La novità di questa edizione è che si svolge quasi tutta ONLINE, quindi senza limitazioni geografiche! L’incontro finale con playtest è dal vivo, sarà ospitato dai nostri partner, due case editrici: Tambù su Monza o Milano per chi vive al nord, e dalla Ludus Magnus a Roma per chi è del centro o sud Italia.
L’altra novità è il percorso dedicato a formatori e coach interessati ad usare i giochi durante il proprio lavoro e quindi scoprire di più sulla gamification (io ho iniziato a collaborare con il magazine del Gamification Lab della Sapienza di Roma). Abbiamo già svolto due webinar e ora siamo in pausa durante il periodo delle fiere Essen e Lucca: le iscrizioni sono ancora aperte fino alla prima settimana di novembre recuperando i 2 incontri persi. Già si è aggiunto un nuovo partecipante, abbiamo qualche posto ancora disponibile, poi dal terzo incontro chiudiamo le iscrizioni. Nei primi 2 incontri ci sono stati molta curiosità ed entusiasmo!
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Com’è nato quest’innovativo workshop?
Ho unito passione e professione, passione per i giochi da tavolo e di ruolo, e professione come imprenditrice creando una serie di partnership con case editrici e un team di professionisti del game design altamente qualificati. Inoltre ho lanciato un format nuovo che usa l’approccio del coaching (cioè facilitare nel definire il proprio obiettivo e creare una strategia realistica step by step per raggiungerlo). È utile sia nella fase creativa, sia per definire cosa fare attivamente nel settore giochi analizzando le possibili opportunità lavorative. La scelta più in linea con gli obiettivi di ogni partecipante è personalizzata, durante le sessioni di coaching, cioè conversazioni strutturate tra professionista coach e cliente/coachee, si esplorano le opzioni e si fa un piano di azione.
Quest’anno poi ho aggiunto l’approfondimento sulla gamification, un tema che sta suscitando molto interesse, e che in Fai il tuo gioco già mettiamo in pratica da anni.
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Il coaching funziona sempre?
Il coaching si basa sulla partnership tra coach (l’esperto del metodo) e chi riceve il coaching – si chiama coachee – che è il maggiore esperto di se stesso! È una partnership, una collaborazione che si basa su un rapporto di fiducia: il coach ha fiducia che il coachee possiede le capacità per arrivare al proprio obiettivo, e ha fiducia nel processo di evoluzione e scoperta che sta alla base del coaching. Funziona quando anche da parte del coachee c’è fiducia nel processo e nel professionista, quando non c’è ostilità! Lo scopo ultimo del coaching è il benessere del coachee, quindi se una persona si pone in maniera ostile in fondo è ostile al proprio benessere… secondo me è un controsenso! Io stessa seguo programmi di peer coaching (e cioè sono la cliente/coachee di un collega) e lo faccio perchè mi fa stare bene. Quando c’è armonia funziona!
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Tornando ai giochi, il crowdfunding sta diventando un importante strumento di finanziamento per la produzione dei giochi da tavolo. Nell’ultimo anno i board games hanno inciso per il 37% sul fatturato di Kickstarter, confermandosi come la categoria più importante per volume d’affari. In Italia ad esempio abbiamo avuto delle ottime campagne concluse con successo, come Dungeonology. Cosa pensi di quest’opportunità di raccolta fondi?
È un’enorme opportunità, un oceano, e come tale va navigato in maniera consapevole. Tu citi Dungeonology che è stato ideato da due ex allievi di Fai il tuo gioco, Diego e Danilo: ecco loro due hanno seguito il corso per approfondire il crowdfunding valutando se farlo in prima persona direttamente, oppure no…hanno scelto poi di pubblicare con Ludus Magnus Studio specializzata proprio in kickstarter. È stata una scelta maturata conoscendone tutti gli aspetti. Ogni scelta dipende a monte dagli obiettivi che ci si pone, quindi per prima cosa – secondo me – occorre avere bene in mente le proprie aspettative, le disponibilità di tempo, e la propensione (o meno) a lanciarsi in un’impresa e a lavorare in team (il team è fondamentale, fare un kickstarter da soli è un’impresa titanica!)
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Cosa consigli ad un giovane Game Designer che vuole iniziare a lavorare in questo settore?
Di solito un coach non dà consigli preconfezionati, ma feedback personalizzati…comunque posso darti una mia personalissima opinione. Innanzitutto chiarire: quale settore? Il boardgame? Il kickstarter? I giochi in generale? Non sono la stessa cosa…definire meglio il campo e l’obiettivo è il primo passaggio da fare. Poi, considerare le varie opzioni. Su questo ho notato che molti partecipanti di Fai il tuo gioco si avvicinano al corso avendo in mente solo la pubblicazione tramite editori, non è l’unica opzione! Ci sono per esempio grandi possibilità nel campo della gamification, cioè creare giochi su commissione aziendale con una finalità ben precisa, è un ambito da esplorare, volendo nell’attesa di pubblicare per l’editoria classica…la casa editrice Tambù è attiva in questo senso, e anche io con Accademix me ne sto occupando. Il mio consiglio ad un giovane game designer emergente quindi è quello di NON limitarsi ad una sola opzione, ma di esplorare per scegliere ciò che è più congeniale per lui… e fare il proprio gioco! In fondo, ci chiamiamo Fai il tuo gioco!
Ringraziamo nuovamente Claudia di Fai il tuo gioco per la sua gentile disponibilità e v’invitiamo a visitare i siti web di Fai Il Tuo Gioco e Accademix.
Sviluppatore di videogiochi, social media manager, web developer ed aspirante autore di giochi da tavolo (sempre a caccia di editori!).
Adoro giocare tutti i tipi di board games, con preferenza verso gli American ed i giochi con storytelling.
Alcuni dei miei giochi preferiti: Le Case della Follia, Talisman, Tales of the Arabian Nights, Star Realms, This War of Mine, Sherlock Holmes Consulente Investigativo.